SMP-Digital - Wordpress Vs. Shopify

E-Commerce: WordPress o Shopify?

È la questione del secolo, no?

E andiamo ad affrontarla allora.

Introduzione

Naturalmente stiamo parlando di due delle CMS più usate sul mercato, e – nello specifico – proprio di quelle due che sono più usate per creare piattaforme e-commerce.

Non vi tedierò a lungo con le solite introduzioni infinite, perchè quando succede a me bestemmio in Turco-Ottomano. Quindi daje.

WordPress

Logo di WordPress. Lo so, lo conoscete, però mi servono immagini.

Parliamoci chiaro. WordPress è nato come un CMS per i blog. E in questo brilla, è eccezionale.

Ha tutti gli strumenti per… scrivere articoli. Per quanto riguarda, però, lo sviluppo di un e-commerce, beh per quello non è proprio il massimo. Anzi, proprio non ha alcun tipo di funzione anche lontanamente assimilabile a quelle che servono in un negozio online. Nessuna.

Nella sua forma base.

Però, sapete qual è la genialata di WordPress? L’estendibilità. Un po’ come i videogiochi della Bethesda sono eccezionali grazie alla loro community di modders, così WordPress è fantastico grazie alla sua community di sviluppatori indipendenti.

Ci sono intere software house che lavorano (o hanno iniziato lavorando) solo con questa CMS. E sono bravi. Sono bravi in culo.

Estendibilità

Esatto, parliamo di questo. Perchè – alla fine dei giochi – quello che conta è portare a casa il lavoro, no?

Beh questa è la benedizione e la maledizione di WordPress. Se sei nuovo, resterai sopraffatto dalla quantità di plug-in [su WP si chiamano così (WP sarebbe WordPress), su altri CMS hanno altri nomi] che offre WordPress, ce ne sono milioni. Alcuni ottimi, altri nammerda. La maggior parte fanno schifo, questa è la maledizione. Però, la realtà è che ci sono plug-in per tutto, e molti sono eccellenti. Vogliamo parlare di e-commerce? Naturalmente, dobbiamo parlare di WooCommerce. Tra un po’ ci arriviamo.

Ma, a prescindere dalle integrazioni per e-commerce, esistono plug-in per comprimere le immagini, per aggiungere slider, per avere un editor drag-n-drop per lo stile delle pagine

Ce ne sono troppi per listarli tutti, ma vi assicuro che – se cercate qualcosa di particolare – lo store di wordpress per i plug-in ha tutto quello che vi serve. A volte troppo, e vi troverete a leggere metri di testo per capire le funzionalità di alcune integrazioni, e quanto costano (Sì, il capitalismo esiste, fatevene una ragione1), prima di scegliere il primo della lista che di solito è il migliore.

WooCommerce

Eccoci al punto principale. WooCommerce è il plug-in che trasforma WordPress in una piattaforma adatta all’e-commerce. Forse ne esistono altri, forse no, non lo so. Io uso questo, e dovreste farlo anche voi. Sapete perchè? Perchè ha il 66% del mercato.2

Direi che è una ragione sufficiente.

Non so se mi sono spiegato. 66%. Vuol dire che 3 negozi su 5 sono fatti con WooCommerce. Immaginate la community che c’è dietro. QUALSIASI problema possiate mai avere, c’è qualcuno che l’ha avuto prima di voi e qualcun altro (probabilmente un programmatore indiano) che l’ha risolto.

Ma parliamo di cose serie. Ecco, questo plug-in (perchè di questo si tratta) ha tutto quello che vi serve per l’e-commerce. Dai vari metodi di pagamento a un sistema organico di gestione dei clienti. È un po’ contro-intuitivo da usare, e spesso ha bisogno di estensioni esso stesso, però alla fine riesce a fare tutto. Meglio di qualsiasi altro sistema.

Naturalmente, se vi sentite a vostro agio con il codice, tutto sarà più bello, perchè potrete modificare ogni singolo aspetto di ogni singola interazione di tutto quello che riguarda WooCommerce, a partire da cosa succede quando un utente aggiunge un articolo al carrello fino a cosa succede se lo toglie senza aver neanche iniziato il processo di pagamento. Quando è giovedì 21 marzo e se il sole è in Saturno. È pazzesco.

Ma, come potrete immaginare, se non siete sviluppatori, le alternative sono: i plug-in addizionali. Che sono quasi tutti a pagamento. Mensile o annuale. A volte, più commissioni. Vedi nota n. 1.

Ma non è questo il punto. Il punto è che chiunque abbia le dita per scrivere del codice o gli occhi per cercare soluzioni, può entrare nel mondo dell’e-commerce senza grossi costi. Senza troppi problemi. Senza impazzire più di tanto.

E, forse, il problema, è proprio questo. È tutto bello, ma sembra anche tutto un po’ posticcio. Perchè effettivamente lo è. Granted, se siete sviluppatori o se avete uno sviluppatore in azienda daje, bomba, farete faville. Ma se non è così, preparatevi a qualche mal di testa prima di avere tutto come lo vorreste, altrimenti vi dovrete accontentare di “template” base e integrazioni sgangherate.

Quindi arriviamo a…

Shopify

Anche qui, logo di Shopify. Grazie, SEO.

Volete partire da zero, senza nessuna comprensione dell’Internet, senza alcun tipo di preparazione, ma avere tutto già bello che pronto, alla modica cifra di 21€ al mese?

Siete nel posto giusto.

Shopify rende quello che, normalmente, è un’attività che dovrebbe intraprendere un’azienda, in una professione bell’e pronta per tutti. Il costo è sempre la nota n. 1.

Ma funziona. Funziona alla grande. Ha un sistema di analytics che fa invidia a Google, ha il SEO già praticamente predisposto, e una community reattiva e presente. È di una semplicità di utilizzo che fa imbarazzare i cucchiai, e ti permette di far partire il tuo e-commerce in tipo due ore (con WordPress si parla di giorni).

Questo, naturalmente, se avete intenzione di vendere prodotti senza alcun tipo di specifica particolare. Cioè, vendete vestiti? Daje, non ha senso scegliere altro. Vendete vestiti che possono essere modificati in qualche modo particolare? O avete processi aziendali che richiedono personalizzazioni? Ecco, scegliete altro. Perchè bello Shopify, è na bomba, vi dà tutto quello di cui potreste avere bisogno se il vostro business è convenzionale. Ma non è sempre così.

Alla fine, essere convenzionali significa essere sostanzialmente uguali alla maggioranza, e a quel punto tanto vale mettere tutto su Amazon3. Avreste un pool di clienti potenziali infinitamente più ampio.

Estendibilità

Anche Shopify è un pochinininininino estendibile. Le estensioni di questo si chiamano App. Non hanno nulla a che vedere con le app del telefono, intendiamoci, ma app significa tutto e niente.

Tutte le app di Shopify sono a pagamento ricorrente mensile o annuale, non possono essere hostate sullo stesso server del sito web, e per crearle servono conoscenze estremamente specialistiche di vari framework di JavaScript (che è il linguaggio di programmazione peggiore dell’universo4).

Esiste un sistema di templating (liquid5 il linguaggio usato da… nessuno di importante) che, se siete degli ottimi programmatori, potreste riuscire ad usare per fare qualcosa di produttivo. Altrimenti è del tutto inutile. Ah e ogni singolo aggiornamento del tema (che avviene tipo ogni giorno) vi costringe a copia-incollare tutto quello che avevate fatto sulla nuova versione del tema.

Però, in realtà, che ve frega? Cioè, se state su shopify vuol dire che vi state facendo un piccolo e-commerce personale, e per questo è ASSOLUTAMENTE il top.

Di base come funziona? Avete il vostro negozio online, che – tra l’altro – è fatto de Cristo, ha mille canali di vendita possibili, mille integrazioni automatiche, e ho parlato delle analitiche? Ecco, anche quelle. Però non potrete modificare troppo di come funzionano le cose. Che per la stragrande maggioranza delle attività è perfetto, zero problemi, zero fatica, tutto a pappa fatta, tutto facile. E funziona alla grande. Le integrazioni che esistono, se vi servono davvero, le pagate volentieri, perchè effettivamente vi portano veramente un guadagno.

Quindi… ?

Conclusioni

Può sembrare che io preferisca WooCommerce con WordPress a Shopify. Ed è così.

Non c’è niente da fare, sono uno smanettone, e detesto tutto quello che non mi permette di fare esattamente quello che voglio. Magari manco mi serve. Però è l’ultimo sprazzo di romanticismo che ancora trovo nell’informatica.

Ma, in sostanza, è lo stesso problema che trovo tra Windows, Linux e Apple (ne parleremo. Oh se ne parleremo), se avete esigenze relativamente semplici, e con questo non intendo basiche, ma proprio semplici in termini di complessità, date sti 20€ a Shopify e sentirete il vostro telefono squillare di notifiche di acquisto in continuazione (tra l’altro hanno un ding mega-soddisfacente).

Se, al contrario, avete bisogno di un controllo granulare di ogni singolo aspetto del vostro business (e quindi, presumibilmente, siete un’azienda) WordPress è quello che fa per voi.

Magari un giorno parleremo di Magento (ho già gli incubi), ma non è questo il giorno, come disse il buon Aragorn.

Vabbè, dai, è troppo bella questa scena, non potevo non mettercela.
  1. https://it.wikipedia.org/wiki/Capitalismo ↩︎
  2. https://6sense.com/tech/ecommerce-platform/woocommerce-market-share ↩︎
  3. https://www.amazon.it/business/register/org/landing ↩︎
  4. https://www.reddit.com/r/learnprogramming/comments/rm4tu3/javascript_is_bloody_dreadful_how_did_something/ ↩︎
  5. https://shopify.github.io/liquid/ ↩︎